- Ci si siede con entrambe le gambe sotto il tavolo,la schiena dritta,senza calate barbare del viso verso il piatto.E il cibo che dal tavolo raggiunge la bocca,non il contrario.
- Da tavola non ci si alza fino a che tutti non hanno finito.
- Non si giocherella con le posate né con il cibo.Non sbriciolate i grissini né sminuzzate il pane.
- Il tovagliolo si appoggia sulle ginocchia,niente trasmigrazioni al collo,neanche in caso di condimenti pericolosi.
- Prima e dopo aver bevuto ci se pulisce la bocca con il tovagliolo,per rimuovere tracce sul bicchiere(prima) e sui baffi (dopo).
- Si comincia a usare le posate dall'esterno verso l'interno.
- Il bicchiere più grande è per acqua,quello più piccolo per il vino,quello alto per la champagne.
- Servirsi con moderazione.Meglio prendere una seconda volta dal vassoio di portata che svuotarlo subito nel proprio piatto.
- Non parlare a bocca piena.Fare piccoli bocconi, per non apparire goffi nel masticare.
- Evitare rumori e anche di sforchettare eccessivamente sul piatto.
- Se rovesciate vino,o sugo,o qualunque altra cosa,chiedete scusa una volta sola senza fare troppe cerimonie né confusione maggiore.Se necessario,sarà la padrona di casa ad alzarsi per rimediare.
- A tavola non ci si toccano i capelli.
- Non si gesticola con le posate in mano.
- Una volta terminato,le posate vanno sistemate in verticale sul piatto,con i manici verso di voi,la forchetta con le punte verso l'alto,la lama del coltello girata verso la forchetta.
- La tovagliolo non si ripiega ma si appoggia sul tavolo a sinistra del piatto.Dimenticate lo stecchino.
- Non si fuma a tavola prima del caffè.E comunque mai senza aver chiesto ai presenti il permesso.
- Se siete voi i padroni di casa,cercate di preparare cibi che evitano eccessive difficoltà ai vostri invitati.
- Se siete ospiti e vi trovate di fronte a un cibo troppo complesso per le vostre abitudini,potete sempre considerare l'ipotesi di astenervi.
martedì 9 luglio 2013
Le regole a tavola
La tavola sembra essere il terreno di verifica per eccellenza della persona beneducata.
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